martedì 5 luglio 2016

Linee guida

Al grido “le istituzioni sono in pericolo” perché i movimenti populisti cominciano ormai a vincere anche le elezioni amministrative, inizia un incontro pubblico[1] per delineare le linee guida della campagna refendaria proSI alla conferma della legge cosiddetta Boschi-Renzi del 12 aprile 2016.
La riforma è notevolmente complessa per cui da un lato è necessario riprendere il monito della signora Flavia (Spiegare, Spiegare, Spiegare) ma alla fine sarà inevitabile che ogni cittadino faccia una scelta politica e voti SI [2] alla norma presa nel suo insieme (Pericu[*])
La riforma costituzionale impone il superamento del bicameralismo perfetto. Superamento necessario data la possibile divergenza delle maggioranze tra Camera e Senato che porta alla totale impossibilità di governare.(Pericu)
Quando il bicameralismo fu concepito la normativa era tutta prodotta dal Parlamento, ora circa la metà delle nostre norme provengono da istanze sovranazionali o dall’Unione Europea.(Orlando[*])
E' la struttura attuale dei partiti a rendere necessaria una tale modifica. I partiti hanno al loro interno spinte che li portano in direzioni non univoche. Ciò comporta una perdita di stabilità interna che si riflette sulla stabilità dei governi nella produzione e attuazione delle leggi. (Orlando)
Con due rami del Parlamento che danno la fiducia al governo la stabilità è sempre in bilico. E' umiliante essere all'estero e dover sempre rispondere a domande sulla stabilità del governo italiano. (Violante[*])
All'interno di un iter legislativo farraginoso c'è ampio spazio per l'intervento delle lobbies, anzi ci vorrebbe una legge sulle lobbies (Orlando)
La riforma cambia inoltre il rapporto tra Stato e Regioni. Come può uno Stato che demanda così tante competenze alle Regioni italiane avere la competenza di interlocutore competente con l'Unione europea? La riforma limita drasticamente le potestà regionali. (Pericu)
Ma non tutte le Regioni sono uguali, ci sono anche le Regioni in pareggio di bilancio alle quali possono essere conferiti poteri aggiuntivi. (Violante)
Questa riforma è pensata per agire in tempi lunghi e traguarda prospettive di lungo periodo. (Orlando)
Intanto alle elezioni amministrative hanno vinto forze lontane dal metodo democratico (Orlando)
Perchè dobbiamo aderire alla riforma? Perché i diritti dei cittadini non vengono minimamente scalfiti, viene unicamente toccata l'organizzazione dei poteri pubblici. (Violante)
Senza contare che il nuovo art. 97 introduce il principio di trasparenza (Pericu)
Il Fondo monetario internazionale [3] afferma che l'Italia ha perso venti anni di risorse mentre spagnoli e tedeschi sono stati più stabili di noi. Se non c'è stabilità di governo non si può governare (Violante)
E' la tempesta perfetta: senza riforma e con una legge elettorale inadeguata il paese ha il motore imballato (Orlando)
Anche se della legge elettorale è prematuro parlare in quanto la nuova legge elettorale “Italicum” è all'esame della Consulta. [4] Mischiare le due cose è un atteggiamento indirizzato.(Pericu)
La riforma è cambiare la Costituzione della Repubblica italiana. Il fronte del NO non propone alternative. Il NO vuole solo che tutto rimanga così com'è, ovvero la santificazione dell'esistente.(un po' tutti)

[*]I relatori sono:
Andrea Orlando, ministro della giustizia nell'attuale governo.
Giuseppe Pericu, tra le altre attività sindaco di Genova. Era in carica durante il G8 nel capoluogo ligure(20-22 luglio 2001). Per gli eventi in tale periodo in quella città c'è stata una condanna da parte della Corte europea dei diritti umani 
Luciano Violante, tra le altre attività è conosciuto per la allocuzione pubblica del 28 febbraio 2002 alla Camera (con le rivelazioni esposte a partire dal minuto 8:32






[1] Incontro pubblico “Un si per cambiare l'Italia” - Palazzo della Meridiana - Genova -  22 giugno 2016
[2] Oppure NO ...
[3] Non sono stati forniti riferimenti sulle affermazioni del FMI. Si può solo dire che il Fondo non poteva fare riferimento a riforme di tipo economico poiché siamo stati assolutamente ligi agli ordini  ricevuti per lettera, come si può facilmente accertare leggendo questo post del prof A.Bagnai sul suo blog “Goofynomics”
Istanze di abbattimento della Costituzione della Repubblica italiana del 1948 si ritrovano in un documento del gigante finanziario americano JP Morgan scaricabile al seguente collegamento internet
In particolare alle pagg 12-13:
«I sistemi politici e costituzionali del Sud presentano le seguenti caratteristiche: esecutivi deboli nei confronti dei parlamenti, governi centrali deboli nei confronti delle regioni, tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori, tecniche di costruzione del consenso fondate sul clientelismo, il diritto di protestare se i cambiamenti sono sgraditi. La crisi ha illustrato a quali conseguenze portino queste caratteristiche. I Paesi della periferia hanno ottenuto successi solo parziali nel seguire percorsi di riforme economiche e fiscali, e abbiamo visto esecutivi limitati nella loro azione dalle costituzioni (Portogallo), dalle autorità locali (Spagna), e dalla crescita di partiti populisti (Italia e Grecia)».
Tale documento è stato presentato anche dalla stampa italiana
[4] Si fa riferimento  all'accoglimento da parte del Tribunale di Messina
del ricorso per incostituzionalità della legge elettorale “Italicum”

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