martedì 9 agosto 2016

Con cintura e bretelle c'è anche la fregatura


Il 12 aprile 2016 la Camera ha approvato  in via definitiva il disegno di legge Boschi sulla riforma della Costituzione della Repubblica italiana: i deputati dell'opposizione non hanno partecipato al voto.
In pochi giorni una raccolta di firme tra i deputati della Camera   ha reso disponibile la possibilità di ottenere un referendum sulla legge di riforma Costituzionale appena approvata. Dato che (https://campionaridiparoleeumori.files.wordpress.com/2015/03/art-138.jpg):

il PD si mette di buona lena a raccogliere le 500.000 firme   valide per ottenere un referendum sul disegno di legge Boschi approvato il 12 aprile.

Machedavero?

Sì. Il tentativo è stato coronato da successo. E la Cassazione ieri 8 agosto ha dato il via libera

Il quesito referendario sarà così formulato:

"Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?"


Quindi ora si faranno due referendum? No, è sempre lo stesso.

Considerando che tanto il comitato del No quanto quello del Si ottengano 500.000 euro per questo referendum i risparmi che il governo attribuisce alla riforma costituzionale partono da 1.000.000 di euro di deficit.

E la riforma non è ancora operativa ...


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