domenica 24 luglio 2016

Governabilità di Governo


Ci sono condizioni al contorno politico governativo che si ripetono quando viene proposta una legge elettorale che permetta finalmente al Governo di governare?
Il Parlamento eletto con la legge di purissimo proporzionale del 1946 fornì alla DC  la maggioranza relativa (48,51%) dei voti e la maggioranza assoluta dei seggi nei due rami del Parlamento. In tali condizioni la governabilità era assicurata. Eppure ... Eppure tale partito sentì fortemente il bisogno di una legge elettorale che garantisse la governabilità al Governo. Fu partorita la legge "truffa"
Il periodo fu caratterizza dall'andamento del PIL mostrato in figura.



Il meccanismo maggioritario della legge "truffa" non scattò a favore della DC e della coalizione riunita attorno a quel partito che non riuscì a raggiungere il 50% dei voti e fornì un Parlamento senza maggioranza precostituita per nessuno.

I Governi trovarono il modo di governare in tali condizioni di governabilità passando attraverso il "miracolo economico"le crisi petroliferee i "due sorpassi"L'ultimo dei quali trovò sulla sua strada la banda stretta dello SME e l'uscita italiana dal serpentone nel settembre 1992.

Una nuova legge elettorale viene pensata in questo periodo per garantire la governabilità. Si punta sul semimaggioritario della legge Mattarella  (nella versione latinorum in voga da lì in poi, mattarellum)
Alla prima prova, nel 1994, una coalizione di partiti ottiene la maggioranza relativa del 42,84%, quasi il 60% dei seggi alla Camera e il 50% scarso di seggi al Senato. Ma non funziona e si deve rivotare dopo soli due anni. Seguono due legislature intere. All'interno della seconda nasce di nuovo la necessità della governabilità attraverso la legge elettorale. Sarà "porcellum"

Nel grafico del PIL italiano si nota, come nei due casi precedenti (legge truffa e mattarellum), una decisa scivolata verso il basso.
Non è il caso di mostrare l'andamento del PIL nazionale in questi tempi di italicum.

Conviene però andare a vedere l'andamento bassamente quantitativo della governabilità di Governo a partire dall'unità d'Italia. Si ricorda che il voto nel Regno d'Italia era piuttosto selettivo  per capacità di leggere e scrivere, età, genere e censo. Il suffragio universale maschile a partire dal 1912.


Durante il Regno d'Italia si ebbero 58 Governi in 61 anni (1861-1922) con una durata media di 1,052 anni per ciascun governo.
Durante il ventennio fascista ci fu un solo Governo Mussolini con una durata 22 anni (1922-1943).
Durante la Repubblica italiana fino al "mattarellum" (primo tentativo di fornire governabilità ai Governi attraverso legge elettorale maggioritaria) ci furono  47 Governi in 46 anni (1948-1994) con una durata media di ciascun Governo pari a 0,98 anni.
Dal 1994 fino ad oggi si sono succeduti 13 Governi in 22 anni con una durata media di 1,69 anni.


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